La risposta di Guidazzi

Sganciarsi dal centrodestra senza allearsi con il Pd

Risposta di Mario Guidazzi alla lettera del 1° ottobre, "Possiamo citare Cino Macrelli?"

Gent.mo Segretario, ho letto con molta attenzione la lettera che tu hai voluto pubblicare su "La Voce Repubblicana", nella quale prendi in esame non solo la ragione del mio voto contrario in Direzione, ma anche la situazione politica della Romagna.

Ora, giacché il problema che anche tu poni è quello riguardante la sopravvivenza del partito, e nella migliore dell’ipotesi il suo rilancio, intendo ribadire le ragioni per le quali non posso e non potrò mai accedere all’ipotesi che questo "miracolo" possa accadere accettando supinamente le richieste dell’On. Presidente del Consiglio.

Infatti, il compito che ti aveva affidato, non aveva alcuno scopo politico se non quello di acuire i contrasti con i cosiddetti finiani, creando un gruppo parlamentare che li potesse sostituire, dando così la possibilità di continuare la legislatura fino alla scadenza naturale. Il tentativo è abortito e tu oggi rimani con il cerino in mano essendoti prestato ad un’operazione in cui erano assenti temi politici e contenuti repubblicani.

Non hai avuto il coraggio politico di chiedere una maggiore disponibilità ad ascoltare i richiami repubblicani per un’azione politica del governo più corrispondente ai problemi del Paese.

Hai ottenuto come risultato solo quello di "rompere" con i moderati esterni alla maggioranza: UDC, API, finiani ed altri.

Quando io parlo di sganciarsi dal centro-destra, affermo anche che non è ipotizzabile assolutamente un rapporto politico con il PD, che definisco, come l’on. D’Alema, "un amalgama mal riuscito".

Propongo piuttosto di avviare un dialogo con quelle forze che oggi "tentano" di dar vita ad un terzo polo.... se liberaldemocratico ancora meglio.

Mario Guidazzi